Vietato sedersi sulla scalinata di Trinità dei Monti: il TAR conferma il “mini-DASPO”
Confermata la sanzione decisa dalla Polizia Urbana di Roma Capitale. Per i giudici del TAR Lazio l’atteggiamento di sostare seduti sulla scalinata di Trinità dei Monti, oltre ad essere di intralcio all’accesso e al passaggio pedonale, impedisce una fruizione visiva del monumento dalla prospettiva privilegiata della sottostante piazza di Spagna.

Il fatto risale all’agosto 2019, quando un avvocato viene fermato dalla Polizia Urbana di Roma e invitato ad alzarsi per aver violato il regolamento comunale che vieta di sedersi sulla scalinata di Trinità dei Monti. L’uomo però si rifiuta e scatta quindi la sanzione: l’ordine, emesso dalla Polizia Urbana capitolina, di «allontanarsi per quarantotto ore da piazza di Spagna».
L’uomo decide di impugnare la sanzione davanti al TAR Lazio, ritenendo, in sostanza, di essere stato vittima di un abuso. I Giudici confermano però il provvedimento adottato dalla Polizia.
Le previsioni del nuovo “Regolamento di Polizia Urbana” di Roma Capitale, approvato appena due mesi prima, sono state correttamente applicate.
Infatti, il regolamento dice che «nei luoghi pubblici o aperti al pubblico, tra cui parchi, giardini pubblici e aree verdi, a salvaguardia della sicurezza, della vivibilità e del decoro della città, è vietato: arrampicarsi, sdraiarsi o sedersi su monumenti, reperti storici, pali dell’illuminazione pubblica, segnaletica stradale verticale, inferriate, fabbricati, muri di cinta e similari, alberi, nonché legarsi o incatenarsi ad essi; bivaccare, intendendosi per “bivacco” lo stazionare in luogo pubblico in modo scomposto o contrario al decoro, nonché sedersi, anche consumando cibi o bevande, sui beni del patrimonio storico, artistico, archeologico e monumentale (fontane e scalinate di pertinenza, reperti archeologici) e sul suolo pubblico (vie, vicoli, piazze) o privato (soglie di entrata di civili abitazioni e di esercizi commerciali) anche intralciando il passaggio o recando qualsivoglia disagio e, comunque, al di fuori degli spazi all’uopo attrezzati e consentiti per la somministrazione».
In conclusione, è corretto l’ordine di allontanamento imposto soprattutto perché, spiegano i giudici, «il sostare seduti sulla scalinata di Trinità dei Monti già di per sé è di intralcio non solo all’accesso e al passaggio – indubbiamente reso più difficoltoso, tanto più trattandosi di scalini antichi, in alcuni tratti consumati e scoscesi – ma anche e soprattutto ad una fruizione visiva del monumento dalla prospettiva privilegiata della sottostante piazza di Spagna (invero “incoronata”, per così dire, da quel gioco di rampe che la sormontano) in ragione della vocazione altamente scenografica della scalinata medesima, senza che possa rilevare in senso contrario la veduta di cui si gode sostando sugli scalini, invero pienamente godibile dalla sommità della terrazza della scalinata medesima e non anche dalla rampa inferiore».