Nuova direttiva dal Parlamento europeo per le c.d. case green
Il Parlamento Europeo ha approvato la direttiva sul miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici, con l'obiettivo primario di ridurre le emissioni di gas serra nel settore edilizio.

La votazione si è svolta martedì 12 marzo, con 370 voti favorevoli, 199 contrari e 46 astenuti. Questa direttiva è stata adottata in risposta alla rilevante percentuale di consumi energetici ed emissioni di gas serra attribuibili agli edifici all'interno dell'Unione Europea, rispettivamente al 40% e al 36%.
La proposta di revisione della direttiva sulle prestazioni energetiche nell'edilizia, presentata dalla Commissione Europea il 15 dicembre 2021, mira progressivamente a ridurre le emissioni di gas serra e i consumi energetici entro il 2030, per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Tra gli obiettivi della direttiva vi è anche quello di favorire la ristrutturazione degli edifici meno efficienti e aumentare la divulgazione delle informazioni sul rendimento energetico.
Con l'approvazione della nuova direttiva da parte del Parlamento Europeo, gli edifici di nuova costruzione dovranno essere a emissioni zero entro il 2030, mentre quelli di proprietà o occupati da autorità pubbliche dovranno raggiungere lo stesso obiettivo già nel 2028. Gli Stati membri sono inoltre tenuti a considerare l'impatto ambientale globale del ciclo di vita dell’edificio nel processo di calcolo delle emissioni, inclusa la produzione e lo smaltimento dei materiali utilizzati nelle costruzioni.
La direttiva stabilisce obblighi specifici per ridurre l'energia primaria media consumata dagli edifici residenziali entro il 2030 e promuove la ristrutturazione del 16% degli edifici non residenziali con le prestazioni energetiche più basse sempre entro il 2030. Tale percentuale dovrà essere elevata al 26% entro il 2033. Inoltre, si prevede l'installazione di impianti solari nei nuovi edifici non residenziali e pubblici entro il 2030, insieme all'eliminazione graduale dei combustibili fossili nei sistemi di riscaldamento e raffreddamento, vietando le sovvenzioni per le caldaie autonome a combustibili fossili a partire dal 2025, con l'obiettivo di eliminarli completamente entro il 2040.
Al fine di rendere operativa la direttiva, sarà necessaria l'approvazione formale del Consiglio dei ministri dell'Unione Europea. La legislazione esclude dagli obblighi gli edifici agricoli, gli edifici storici e consente agli Stati membri di escludere categorie specifiche di edifici protetti da vincoli architettonici o storici, strutture temporanee, chiese e luoghi di culto.