Il recupero degli arretrati del Bonus Mamme

Il bonus mamme è stato introdotto nei pagamenti a febbraio, ma si può recuperare l'esonero arretrato per i primi due mesi del 2024 a partire da marzo, restituendo parte dell'esonero applicato a tutti i dipendenti in una certa percentuale

Il recupero degli arretrati del Bonus Mamme

Alcune domande restano senza risposta riguardo all'esonero contributivo per le mamme con almeno due figli dipendenti a tempo indeterminato con il più piccolo sotto i dieci anni. Sono necessari chiarimenti sulle regole per ripagare l'esonero normale in cambio del recupero dell'esonero arretrato in busta paga per le mamme.

Il bonus per mamme dipendenti, sia del settore pubblico che privato, è stato inserito nei pagamenti a partire da febbraio. Il recupero dell'esonero arretrato per i primi due mesi del 2024 è possibile dalle retribuzioni di marzo. Alcune lavoratrici, come coloro impiegate per il lavoro domestico o part-time, sono escluse da questo beneficio.

La legge di Bilancio 2024 prevede un'esenzione contributiva per le mamme con tre figli o più, estendendola come prova transitoria alle mamme con due figli, uno sotto i dieci anni, nel 2024. Questo esonero sull'assicurazione previdenziale per le mamme ha un limite annuo di 3.000 euro, fino a 250 euro al mese.

Le mamme devono comunicare al datore di lavoro la loro volontà di usufruire dell'esonero, indicando i codici fiscali dei figli. L'applicazione dell'esonero non influisce sulle pensioni future. Questo beneficio è temporaneo e valutato in base alla nascita di ulteriori figli. Anche in caso di cambiamenti nella situazione familiare, il diritto all'esonero contributivo rimane. La gestione di questi bonus è importante per garantire i diritti delle mamme lavoratrici e aiutarle nell'equilibrio tra lavoro e famiglia (Legge 30 dicembre 2023, n. 213).

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