Personalizzazione del risarcimento: il caso dell'infortunio nell'alloggio lavorativo

Il Tribunale di Ravenna ha discusso di un caso in cui un lavoratore si è infortunato nell'alloggio fornito dal datore di lavoro

Personalizzazione del risarcimento: il caso dell'infortunio nell'alloggio lavorativo

Il lavoratore, un giovane chef, si è ferito gravemente al braccio a causa di un lavandino danneggiato nello spazio in cui alloggiava temporaneamente. Non potendo lavorare per via dell'infortunio, ha dovuto subire molteplici trattamenti chirurgici. Il datore di lavoro ha negato la propria responsabilità, sostenendo che l'infortunio non fosse collegato al lavoro e che il bagno fosse in buone condizioni.

Il lavoratore ha deciso di fare causa alla sua azienda per ottenere un risarcimento. Il Tribunale ha stabilito che il datore di lavoro è responsabile della sicurezza e del benessere dei dipendenti non solo durante il lavoro, ma anche nell'alloggio fornito, considerandolo un'estensione del luogo di lavoro. Quindi, la responsabilità per l'infortunio subito nell'alloggio ricade sul datore di lavoro. Inoltre, il danno subito dovrebbe essere calcolato in base alle circostanze individuali del lavoratore e a come il danno ha influenzato la sua vita. Questo processo di calcolo personalizzato dell'ammontare del risarcimento viene chiamato "personalizzazione" dell'importo risarcitorio, superando l'approccio automatico basato su tabelle predefinite.

In definitiva, il Tribunale ha confermato la responsabilità del datore di lavoro per l'infortunio subito dal lavoratore nell'alloggio e ha sottolineato l'importanza di calcolare il risarcimento in modo personalizzato, prendendo in considerazione le circostanze specifiche del caso. (Trib. Ravenna 12 febbraio 2024).

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